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Il Ruolo della Chiesa: diamo una sbirciatina alla Storia del Matrimonio


Ciao e benvenuta nel mio regno :)


Le fonti storiche documentano che in origine la chiesa non aveva nessun ruolo nel Matrimonio, essa si limitava ad impartire agli Sposi una semplice benedizione.


Maria Squeo Wedding Supervisor & Designer

Secondo il diritto romano le Nozze venivano riconosciute solo tra cittadini romani consenzienti e responsabili di sé giuridicamente.


Nel caso in cui gli Sposi erano sotto la tutela dei genitori, allora i genitori si dovevano assumere la responsabilità giuridica per i figli.


Inoltre, ai cittadini romani era vietato sposarsi con gli schiavi o con i non cittadini, e se si sposavano di nascosto, il Matrimonio non era riconosciuto ed i figli venivano considerati illegittimi.


Considerando le origini, c'è da dire che per la chiesa il primissimo rito nuziale è considerato l'unione tra Adamo ed Eva ordinata da Dio.

Difatti, Eva fu creata per Adamo, per completare il suo bisogno di compagnia.


Devi sapere che i primi Matrimoni erano addirittura dei veri e propri rapimenti compiuti dallo Sposo con la complicità dei suoi testimoni.

Questi rapivano la donna combattendo contro la famiglia di lei con le spade impugnate nella mano destra, mentre lo Sposo reggeva la Sposa nella sinistra.


Così si spiega l'origine della posizione della Sposa, nella Cerimonia di Nozze, a sinistra dello Sposo, mentre è noto che l'uomo offre alla donna sempre la destra.


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In seguito, con la cristianizzazione dell'impero romano cessarono i rapimenti e si scoraggiò anche la poligamia giustificata, all'epoca, dal fatto che sposare più mogli era necessario per assicurarsi una discendenza.


Oltre a ciò l'imperatore romano Giustiniano, divenuto famoso per il Codice Giustiniano base della giurisprudenza, per oltre mille anni, condannò il sesso al di fuori del talamo nuziale e per la prima volta nelle costituzioni imperiali si configurò il crimine di bigamia, sconosciuto nel diritto classico.


Per la precisione in questo periodo, ti rammento che siamo nell'alto medioevo, le Nozze si svolgevano secondo una cerimonia privata a casa della Sposa con il consenso delle famiglie. Se vuoi scoprire come si svolgeva la cerimonia di Nozze leggi l'articolo dedicato qui nel blog.


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Nel corso di questa Cerimonia gli Sposi ricevevano la benedizione nuziale che però non aveva molto valore, infatti la presenza del sacerdote e dei testimoni non era indispensabile perché il Matrimonio era un vero e proprio contratto sancito dalla promessa verbale e reciproca della coppia.


Purtroppo, però con la fine dell'impero romano si pose fine anche al contratto firmato dunque si diede inizio ad una serie di abusi e cioè si diede inizio ai:

  • matrimoni segreti

  • rapimenti di donne per sposarle senza il consenso dei genitori

  • ai divorzi.

Fu in seguito al Concilio Lateranense IV del 1215 che per la prima volta, la Chiesa diede una regola ufficiale al Matrimonio.


In pratica la chiesa:

  • impose le pubblicazioni (in modo da fermare i Matrimoni clandestini)

  • innalzò il Matrimonio proclamandolo a sacramento

  • rese il Matrimonio indissolubile fino alla morte di uno dei coniugi, in modo da evitare i divorzi

  • impose l'età minima agli Sposi per potersi sposare in modo da evitare Matrimoni in tenera età

  • stabilì che gli Sposi dovevano consentire a sposarsi in modo volontario e libero, oltre che pubblico, per evitare rapimenti e Matrimoni combinati

e regolamentò l'annullamento del Matrimonio se si verificava il caso d'invalidità del sacramento, vale a dire il Matrimonio si considerava nullo se:

  • non veniva consumato

  • in caso di rapimento

  • in caso di violenza

  • in caso di celebrazione clandestina.

Solo dal XIII secolo in poi si affermò definitivamente il Matrimonio canonico come sacramento.


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Nel 1563 il Concilio di Trento ne stabilì la forma definitiva quindi:

  • si rinforzò la regolamentazione del sacramento del Matrimonio

  • si diede efficacia alla sua celebrazione davanti ad un parroco e ai testimoni, con l'obbligo, per gli Sposi, di registrare la propria unione in un registro conservato nella parrocchia

  • si impose il divieto di coabitazione al di fuori del Matrimonio, per evitare il concubinato e i figli illegittimi.

Ma in seguito la riforma protestante e le pressioni per l'esigenza di una maggior laicità dello Stato fecero si che nel 1804 con il Codice Napoleonico, poi esteso fuori dei confini della Francia, si stabilì che il Matrimonio fosse valido solo se celebrato da un ufficiale di stato civile.


Dunque, nello Stato italiano unitario con l'introduzione del nuovo Codice Civile a partire dal 01 gennaio del 1866 si disconobbero tutti gli effetti giuridici al Matrimonio religioso.


L'unica forma che risultò essere valida fu quella del Matrimonio civile, di conseguenza per la prima volta si concesse ai non credenti di unirsi in Matrimonio senza sottostare alle regole della chiesa.


Coloro i quali desideravano sposarsi anche con il rito religioso lo celebravano precedentemente, oppure successivamente a quello civile, anche se nel 1929 con i Patti lateranensi fu affiancato al Matrimonio civile il Matrimonio concordatario.


Con il Concordato del 1929 si ridonarono gli effetti civili anche al Matrimonio religioso, ossia si costituì il Matrimonio Concordatario, vale a dire il Matrimonio contratto con rito religioso, celebrato in chiesa davanti al Ministro di culto cattolico e regolarmente iscritto nei registri di Stato civile per la contestuale attribuzione degli effetti civili.


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Inoltre, a partire dal 1984 furono riconosciuti anche gli effetti civili dei Matrimoni concordatari celebrati con i riti di confessioni religiose, diverse da quella cattolica i cui rappresentanti avessero però siglato apposite intese con lo Stato.


Concludo questa sbirciatina alla storia del Matrimonio menzionandoti l'articolo 16 della dichiarazione universale dei diritti umani.


Ebbene in questo articolo si afferma che:

  • uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione

  • essi hanno eguali diritti riguardo al Matrimonio, durante il Matrimonio e all'atto del suo scioglimento.

  • il Matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi

  • la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

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Maria

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